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DISPONIBILITà & PRENOTA

San Vigilio di Marebbe 39030 - BZ

lavarella

PIZ DANTER DÖES FORCELES (2929 m.s.l.m.)

LA SALITA

per forcella SE e cresta NO.

L' itinerario è quasi interamente in comune con il precedente nr. 12. Pervenuti, come descritto nell' itinerario nr. 12, al centro della conca alta del Büsc da Stlü(Támples da Füch = Pietre Focaie), si piega a sinistra e, per piú ripidi pendii, si va a raggiungere la forcella di cresta immediatamente ad O del Piz dles Cunturines. Dalla forcella seguendo la cresta in direzione NO si guadagna la vetta del Piz Danter düs Forcéles.

NOTE:

La vetta del Piz dles Contùrines (Pizzo o Cima delle Conturine) 3064 metri, rappresenta la massima elevazione del Gruppo ed è costituita da un enorme dado di roccia alto circa un centinaio di metri. Principalmente a causa della particolare struttura dell' itinerario corrispondente alla via comune, il monte non risulta ancora salito d' inverno, pur presentando difficoltà estive di 1 e 2 grado.

TEMPO DI PERCORRENZA

3 1/2 - 6 ore

LA DISCESA

Anche in questo caso sono possibili due soluzioni:

a) Si ripercorre in senso inverso l' itinerario di salita, scendendo per la cresta sommitale in direzione SE, raggiungendo la Tàmples da Füch e continuando poi come per l' itinerario di discesa nr. 12.

b)Abbassandosi facilmente alla vicina forcella di quota 2885, in direzione del Piz d' Lavarela, e quindi ancora come per l' itinerario di discesa nr.12. Anche in questo caso, ovviamente, l' ordine dei percorsi può venire invertito.

DIFFICOLTà TECNICHE

  • Come S1; compaiono lievi ondulazioni e qualche cunetta. La discesa è comunque libera.
  • La pendenza comincia ad accentuarsi (30° ÷ 35°) e non sempre è agevole procedere in linea retta; si rende necessario curvare abbastanza spesso, si apure con una certa libertà di scelta nel percorso.
  • Buon sciatore: scende con disinvoltura su difficoltà del tipo S3; può affrontare la difficoltà immediatamente superiore purchè questa non presenti tratti troppo lunghi o troppo esposti.

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO

  • Pelli di foca

DISLIVELLO

869 m

STAMPA PERCORSO

PIZ PAROM (2953 m.s.l.m.)

PIZ PAROM

LA SALITA

per versante E e cresta NE.

Trattasi di itinerario interessante, vario e molto logico. Altamente remunerativo e non difficile il tratto terminale della cresta.

Come per l' itinerario nr. 12 fino alla Ücia de Munt de Gran Fánes. se devia subito a destra (direzione O), affrontando il sovrastante pendio, molto ripido, e mirando ad una prima insellatura a S del Sass da I Bac´. Raggiuntala, si considerino attentamente le condizioni d' innevamento: quando la neve sia molto sicura, è possibile traversare la successiva conca (I Campi) fino ad una seconda insellatura sottostante le rocce del Piz Stiga; in caso contrario, è opportuno effettuare un largo giro sulla sinistra e, seguendo un' accentuata dorsale raggiungere l' insellatura stessa.

Si lasciano gli sci in prossimità del punto piú alto di detta insellatura; poi, innalzandosi verso sinistra per un largo, evidente cengione inclinato, si esce alla forcella tra Piz Stiga ed il Piz Parom e per la bellissima cresta NE, senza difficoltà in vetta.

TEMPO DI PERCORRENZA

4 - 6 ore

LA DISCESA

Si ripercorre in senso inverso l' itinerario di salita. Dalla vetta, si discende per la cresta NE fino alla forcella tra Piz Stiga e Piz Parom. Indi, per il cengione inclinato, ci si abbassa all' insellatura sottostante, a S del Piz Stiga. Si calzano gli sci, e con discesa su terreno ripido ma uniforme(valgono le medesime considerazioni fatte per la salita) si discende al meglio fino all' insellatura successiva. Ancora piú ripidamente, giú per i pendii sovrastanti la Munt de Gran Fánes; raggiunta l' omonima Ücia, come per l' itinerario d' accesso "B", al Rifugio Lavarella.

DIFFICOLTà TECNICHE

  • Come S1; compaiono lievi ondulazioni e qualche cunetta. La discesa è comunque libera.
  • La pendenza comincia ad accentuarsi (30° ÷ 35°) e non sempre è agevole procedere in linea retta; si rende necessario curvare abbastanza spesso, si apure con una certa libertà di scelta nel percorso.
  • Buon sciatore: scende con disinvoltura su difficoltà del tipo S3; può affrontare la difficoltà immediatamente superiore purchè questa non presenti tratti troppo lunghi o troppo esposti.

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO

  • Pelli di foca
  • Ramponi e picozza

CONSIGLI UTILI

  • Sono necessarie conoscenze sulle caratteristiche della neve.
  • Escursione da effettuarsi con condizioni di neve assestata.

DISLIVELLO

893 m

STAMPA PERCORSO

PIZ STIGA (2787 m.s.l.m.)

PIZ STIGA

LA SALITA

per versante N.

È un itinerario difficile La discesa può risultare di grande soddisfazione per sciatori esperti.

Dal Rifugio Lavarella, come per l' itinerario nr. 12 fino al Jú de Limo. Piegando a destra (direzione SO), si traversa sotto le rocce dei versanti N ed O del Sass da i Bac´pervenendo alla base dei pendii sottostanti il versante N del Piz Stiga. Questi vengono risaliti a strette serpentine (solo quando sussistono perfette condizioni d' innevamento) raggiungendo cosí le piú ripide lastronate sommitali del monte.

Lasciati gli sci, le si affrontano direttamente, mantenendosi nei pressi delle cordonate rocciose di destra, fino ad uscire in cresta. E per questa, restando sul versante di V. Parom (attenzione alle eventuali cornici), si raggiunge la vetta.

TEMPO DI PERCORRENZA

2 1/2 - 4 ore

LA DISCESA

Si ripercorre in senso inverso l' itinerario di salita fino alla base delle lastronate sommitali. Si calzano gli sci e ci si abbassa con continue, strette svolte per i ripidissimi pendii settentrionali. Pervenuti alla base, anzichè piegare verso destra, in direzione del Jú de Limo, si scende direttamente in direzione N fino a giungere mei pressi del Vallone ad E del Lé Parom. E come per l' itinerario nr. 9a. Al Rifugio Lavarella ed al Rifugio Lavarella.

DIFFICOLTà TECNICHE

  • Terreno molto ripido, spazio ristretto, a volte in esposizione. Non è possibile curvare a piacimento, ma si è obbligati dalle difficoltà e dalla conformazione del terreno stesso.
  • Costituisce il limite per un ottimo sciatore, perfettamente allenato e padrone della tecnica.
  • Ottimo sciatore: le difficoltà del tipo S4 non costituiscono, per lui, un problema. Scende bene, sia pure con prudenza, su difficoltà del tipo S5 (non va dimenticato che, anche per un ottimo sciatore, questa difficoltà rappresenta il limite).

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO

  • Pelli di foca
  • Ramponi e picozza

CONSIGLI UTILI

  • Attenzione ai tratti con neve ammucchiata dal vento.
  • Escursione da effettuarsi con condizioni di neve assestata.

DISLIVELLO

716 m

738 m

STAMPA PERCORSO
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