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DISPONIBILITà & PRENOTA

San Vigilio di Marebbe 39030 - BZ

lavarella

CIMA DI FURCIA ROSSA II (2644 m.s.l.m.)

LA SALITA

per versante NO.

Escursione bellissima e di un certo impegno. Dalla vetta, eccezionali colpi d' occhio sulle vicine Tofane.

Dai rifugi di Fánes, si sale al Jú de Limo 2172 metri; si discende successivamente e come per l' itinerario nr. 12 alla "Ücia de Munt de Gran Fánes" 2102 metri. si continua brevemente verso S, deviando poi a sinistra in direzione dell' ampio Vallon Bianco.

Mantenendosi sulla destra di una evidente bancata, la si aggira per dolci pendii e, puntando al basamento settentrionale della Cima III, si contorna ancora, mantenendosi sulla destra, un secondo, modesto rilievo(quota 2201). Aggiratolo, si piega ulteriormente a sinistra (direzione E), si traversano, i pendii basali della Cima III, pervenendo quindi all' imboccatura del Vallon del Fosso, ampia conca rinserrata tra le cime I, II,III e che fa da capo ad una alta forcella. Compiendo un ampio semicerchio verso sinistra, si mira a raggiungere il ripido gradino basale del versante nO delle Cime I e II, là dove appare piú vulnerabile e sovrastato da un bellissimo, evidente circo superiore, racchiuso tra le Cime I 2 II stesse. Superato il gradino, si risale il circo innalzandosi al meglio e mantenendosi dapprima sulla sinistra e quindi salendo in direzione della cresta. Questa viene raggiunta a SO del Bivio fisso "Baccon-barborska" quota 2670, ed ormai in breve ed con gli sci ai piedi

TEMPO DI PERCORRENZA

4 - 6 ore

LA DISCESA

Si ripercorre, in senso inverso, l' itinerario di salita. Dalla vetta e per il breve tratto di cresta, si raggiungono i pendii nord occidentali che scendono al circo superiore. Questo viene contornato sulla destra, a ridosso delle sovrastanti, corte gradinate della Cima I. Si imbocca la strettoia che consente di uscire dal circo e , disceso il piú ripido pendio del gradino basale, si raggiunge il sottostante Vallon del Fosso. si discende abbastanza liberamente in direzione NO e quindi, piegando ad O, si riattraversano i pendii alla base della Cima III. Ancora in direzione NO, si aggirano sulla sinistra la quota 2201 e la successiva bancata uscendo ben presto nella conca dove sorge la "Ücia de Munt de Gran Fánes". E come per l' itinerario d' accesso "B", ai rifugi di Fánes.

DIFFICOLTà TECNICHE

  • Come S1; compaiono lievi ondulazioni e qualche cunetta. La discesa è comunque libera.
  • La pendenza comincia ad accentuarsi (30° ÷ 35°) e non sempre è agevole procedere in linea retta; si rende necessario curvare abbastanza spesso, si apure con una certa libertà di scelta nel percorso.
  • Terreno molto ripido, spazio ristretto, a volte in esposizione. Non è possibile curvare a piacimento, ma si è obbligati dalle difficoltà e dalla conformazione del terreno stesso.
  • Buon sciatore: scende con disinvoltura su difficoltà del tipo S3; può affrontare la difficoltà immediatamente superiore purchè questa non presenti tratti troppo lunghi o troppo esposti.

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO

  • Pelli di foca

CONSIGLI UTILI

  • Escursione da effettuarsi con condizioni di neve assestata.

DISLIVELLO

643 m

STAMPA PERCORSO

CIMA DI FURCIA ROSSA III (2644 m.s.l.m.)

LA SALITA

per dorsale N.

Può senz. altro venir considerata una delle piú valide escursioni tra quante partono dalla conca di Gran fánes. Il panorama dalla vetta è grandioso.

Dai rifugi di Fánes come per l' itinerario nr. 16 fino ad aggirare la quota 2201. Piegando decisamente a destra (direzione S(, si mira a raggiungere un evidente, ripido canalino innevato che incide il basamento tabulare della Cima III.

Detto canalino, che parte dal punto piú basso delle rocce (circa quota 2300), è alto circa 60 metri e deve essere risalito con gli sci sullo zaino (è il tratto piú difficile) fino ad uscirne al di sopra, su di una ampia terrazza. Ricalzati gli sci, si supera un pendio molto ripido che porta ad un intaglio tra la terrazza basale e la massiccia struttura principale del monte, formata da un' ampia e lunga dorsale. Si supera l' intaglio e, mantenendosi al centro di detta dorsale, si prosegue, dapprima ripidamente, quindi con pendenze sempre minori, fino a raggiungere la bella vetta.

TEMPO DI PERCORRENZA

5 - 7 ore

LA DISCESA

Si ripercorre, in senso inverso l' itinerario di salita. Dalla vetta, una discesa libera ed entusiasmante, in pieno versante N, richiede, quale unica precauzione, di non deviare tropo dal centro del crinale, fino a raggiungere(prudenza!) l' intaglio che separa la larga schiena sommitale dal sottostante basamento. Disceso con cautela l' intaglio(eventualmente togliere gli sci) e, piegando leggermente a NNE, il ripido pendio sottostante, si perviene all' imbocco del canalino che incide le rocce basali del monte. Come per la salita, questo deve venir disceso a piedi, fissando gli sci sullo zaino. Raggiunta la base, si divalla rapidamente e liberamente fino alla modesta elevazione di quota 2201, e quindi, come per l# itinerario di discesa nr.16 e l' itinerario d' accesso"B", rispettivamente alla "Ücia de Munt de Gran Fánes" ed ai rifugi di Fánes.

DIFFICOLTà TECNICHE

  • Come S1; compaiono lievi ondulazioni e qualche cunetta. La discesa è comunque libera.
  • La pendenza comincia ad accentuarsi (30° ÷ 35°) e non sempre è agevole procedere in linea retta; si rende necessario curvare abbastanza spesso, si apure con una certa libertà di scelta nel percorso.
  • Buon sciatore: scende con disinvoltura su difficoltà del tipo S3; può affrontare la difficoltà immediatamente superiore purchè questa non presenti tratti troppo lunghi o troppo esposti.

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO

  • Pelli di foca
  • Ramponi e picozza

CONSIGLI UTILI

  • Escursione da effettuarsi con condizioni di neve assestata.

DISLIVELLO

731 m

STAMPA PERCORSO

CIMA NORD DI CIAMPESTRIN (2834 m.s.l.m.)

LA SALITA

per versante NE e cresta N.

Ascensione interessante e tecnicamente varia, a carattere decisamente alpinistico; panoramicamente remunerativa.

Dai rifugi di Fánes, come per l' itinerario nr. 16 fino all' imbocco del Vallon Bianco. Immediatamente prima di aggirare a S l' ormai nota quota 2201, si devia leggermente sulla destra(direzione SSO), salendo in direzione del Vallon Bianco e mirando alla piccola insellatura di una bassa cordonata rocciosa, perpendicolare al senso di marcia, che rappresenta l' ingresso vero e proprio al Vallon(quota 2300). Oltre la forcella si perviene, in breve, all' accumulo di macigni sottostanti i versanti N e NE delle Cime di Campestrin. Destreggiandosi fra i massi e risalendo poi a strette serpentine (solo con neve assestata) il ripido pendio sovrastante, in vers. NE, si esce sulla larga spalla del monte (quota 2600) Si lasciano gli sci e si discende verso sinistra, alla base di una parete nerastra, ad imboccare un ripido canale che porta alla grande cengia mediana. Questa viene seguita verso S per circa 30 metri, risalendo subito dopo un faticoso gradone e guadagnando così la larga cresta(quota 2700). Seguendola verso S (quasi sempre neve ventata) e senza ulteriori difficoltà, eccezion fatta per una corta strozzatura foggiata a clessidra, si tocca la vetta.

TEMPO DI PERCORRENZA

5 - 7 ore

LA DISCESA

Si ripercorre, in senso inverso,l' itinerario di salita. Dalla cima, si discende la bella cresta, ponendo un po' d' attenzione in corrispondenza della strozzatura su accennata, fin quasi all' estremità N. Obliquando verso destra, in versante E, si discende il corto gradone raggiungendo così la cengia mediana. Ancora in direzione N per circa 30 metri, ad imboccare il canale descritto in salita. Discesolo e raggiuntane la base, si continua in direzione N, salendo agevolmente alla spalla NE. Calzati gli sci, si discende il ripido pendio sottostante, a serpentine, fino alla base, da dove, con divertente slalom tra il dedalo di massi, si raggiunge la forcellina della cordonata rocciosa. Valicatala, si devia leggermente a NNE pervenendo, con discesa libera divertente, nei pressi di quota 2201. Si procede come per l' itinerario di discesa nr.16 fino all "Ücia de Munt" de Gran Fánes, e successivamente, come per l' itinerario d' accesso "B" fino ai rifugi di Fánes.

DIFFICOLTà TECNICHE

  • Come S1; compaiono lievi ondulazioni e qualche cunetta. La discesa è comunque libera.
  • La pendenza comincia ad accentuarsi (30° ÷ 35°) e non sempre è agevole procedere in linea retta; si rende necessario curvare abbastanza spesso, si apure con una certa libertà di scelta nel percorso.
  • Buon sciatore: scende con disinvoltura su difficoltà del tipo S3; può affrontare la difficoltà immediatamente superiore purchè questa non presenti tratti troppo lunghi o troppo esposti.

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO

  • Pelli di foca
  • Ramponi e picozza

CONSIGLI UTILI

  • Escursione da effettuarsi con condizioni di neve assestata.

DISLIVELLO

774 m

STAMPA PERCORSO
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